
In Italia gli anni Novanta son anni burrascosi: la crescita straordinaria degli anni precedenti lascia spazio alla recessione ed alla progressiva perdita di competitività delle grandi aziende.
Le piccole-medie imprese nate negli anni Settanta e Ottanta, come Rota Cavi, fanno invece da traino all’economia italiana, distinguendosi per innovatività e spirito di iniziativa.
In questo scenario, gli anni Novanta sono ricchi di grandi cambiamenti per Rota Cavi.
Nel 1994 l’azienda acquisisce La Tuste, fabbrica produttrice di cavi elettrici, che aveva ispirato Giuseppe Rota ad avvicinarsi al mondo dei cavi molti anni prima.
Con l’ingresso in società della terza generazione della Famiglia Rota si imposta una strategia di internazionalizzazione che mira ad estendere il business al di fuori dei confini italiani.
L’intraprendenza, la forte volontà di crescita e l’affiatamento della Famiglia Rota concretizzano i primi successi della nuova strategia: il 30% del fatturato ora proviene dai mercati oltreconfine. In Grecia viene fondata Rota Hellas, mentre in Germania e Russia si stipulano collaborazioni con aziende importanti.
A fronte di queste evoluzioni si sente la necessità di identificarsi con una ragione sociale che rispecchi la nuova visione aziendale. Nel 2001 Rota Cavi Spa prende il nome attuale di Italian Cable Company S.p.a. (I.C.C.), denominazione con cui si intende trasmettere la volontà di acquisire una dimensione internazionale mantenendo l’alto livello qualitativo del Made in Italy.

A sinistra il fondatore – Giuseppe Rota
A destra i fratelli Rota – Luigi, Enrico, Bruno, Ottavio
Con 30.000mq di area produttiva, 200 dipendenti e 51 milioni di Euro di fatturato, I.C.C. inaugurerà una stagione di investimenti, attraverso joint-venture e acquisizioni, ed un continuo incremento dei volumi di business sui mercati esteri.
Segui il prossimo episodio della nostra Storia per scoprirlo!